Il Posing – tra Arte & Allenamento

Il Posing - tra Arte & Allenamento

Oggi lascio la parola sull’argomento del posing al ragazzone in foto quì sotto.
Un’atleta che ha cominciato ad esser tale per gioco con un sorriso ed un “proviamo a fare una gara” detto per gioco e che ora è per me l’emblema di come condurre un percorso nell’ambito del bodybuilding.

Se fai bodybuilding troverai assolutamente interessante il ragionamento, ne sono certo!
Se non calchi i palchi in costume ti invito caldamente a provare il posing in quanto è una forma di esercizio e di contrazione muscolare altamente interessante anche per chi non ha l’ambizione o la mira agonistica nel prossimo futuro.

 

 

Giusto per farti capire;
prova a metterti nella posizione in cui vedi Frank nella foto qui sopra e cerca di contrarre il più possibile la muscolatura!
Parti dalle gambe cercando di contrarle il più possibile come se stessi eseguendo una leg extension e non dimenticare i polpacci, sali e spremi l’addome al massimo poi hai tutta la parte superiore dai pettorali, alle spalle fino alle braccia!
Una volta eseguita questa massiccia contrazione mantienila per almeno 10-15’’ e poi dimmi se non può esser considerato un esercizio interessante anche per chi non pratica bodybuilding agonistico.
Detto ciò lascio la parola a Frank che oltre a darti una panoramica sulle pose ti lascerà anche qualche trucco pratico per eseguirle al meglio.

Ciao piacere di conoscerti, sono Frank, un personal trainer e un’atleta (o presunto tale) di Bodybuilding.

 

Il Posing - tra Arte & Allenamento
Il Posing – tra Arte & Allenamento

Da due anni ho intrapreso questo percorso insieme al coach Francesco Mesenasco, abbiamo partecipato nell’Ottobre del 2020 alla prima gara di BB targata Ainbb nella categoria HP-3 esordienti e nel 2021 abbiamo preso parte al campionato italiano sempre Ainbb nelle categorie HP-3 e BB under 80kg e alla Word Cup ICN nella categoria HP-3. Nel momento che sto scrivendo questo articolo ci stiamo preparando per il campionato italiano NBFI dopo aver vinto le selezioni tenute a Soresina l’11 Settembre.

 

Cosa mi ha portato a scrivere questo articolo sul posing?

 

Prima di partire con la mia riflessione ci terrei a farti entrare un po’ nel mondo del posing, raccontandoti come funziona la parte tecnica che si svolge su un palco di BB.

(Ciò che sto per scrivere riguarda la mia esperienza e le mie categorie in gara)

 

Quando si sale sul palco bisognerà svolgere delle pose obbligatorie:

Le prime 4 chiamate “SEMI-RILASSATE” permetteranno ai giudici di verificare le simmetrie dell’atleta e sono:

1 – Semi rilassata Frontale
2 – Semi rilassata Laterale (lato sx)
3 – Semi rilassata posteriore
4 – Semi rilassata Laterale (lato dx)

 

Dopo di che si passa alle “MUSCOLARI”, qui si andranno a giudicare i volumi e livelli di dettaglio che l’atleta e il suo allenatore son riusciti a tirare fuori nei mesi di allenamento. Queste sono:

1 – Doppio bicipite frontale
2 – Dorso frontale
3 – Addome e gambe
4 – Espansione toracica laterale (il lato sarà scelto dell’atleta)
5 – Tricipite
6 – Doppio bicipite posteriore
7 – Dorso posteriore
8 – Most muscular (Non presente in tutte le federazioni, ma davvero bella da fare)

 

Posare non è facile, è spettacolare, ma assolutamente non facile. Il principio che sta alla base del posing è la capacità di attivare un determinato distretto muscolare o più distretti muscolari contemporaneamente senza alcun attrezzo a darci una mano. Se parliamo di un bicipite o un tricipite il gioco è ancora facile, ma si inizia a complicare quando dobbiamo attivare muscoli che non vediamo come dorsali e femorali.

 

Come ho affrontato questo “problema”?

 

Immaginando e creandomi dei feedback personali.
In che senso?

Quando vado ad eseguire una dorsale posteriore inizierò a crearmi delle immagini nella mia testa da riprodurre mentre poso, partendo dal basso:

– Immaginerò di avere di indossare una scarpa alla quale dovrò pulire con tanta forza la punta su uno zerbino, questo mi permetterà di attivare polpaccio (schiacciando la punta al pavimento) e di attivare il femorale.
– Nella fase di caricamento, molto banalmente mi immagino di dover fare il “gatto”, quindi retroversione del bacino portando l’ombelico alla colonna, cosi da mettere in mostra glutei e paravertebrali (l’albero di natale) e poi di fare una pulley
– Quando andrò ad aprire, secondo me la parte più difficile, mi immagino di avere una cordicella legata alle scapole e ai gomiti e più riesco a spingere i gomiti in fuori e più riuscirò ad aprire la schiena.

Questo è solo un piccolo esempio legato ad una delle tante pose citate prima.

Più si eseguiranno le pose e più tutto questo diventerà naturale e automatico e più ci alleneremo nel posing più miglioreremo l’attivazione dei singoli distretti muscolari durante i nostri allenamenti.

 

Adesso passiamo alla mia riflessione.

 

In questi mesi di pre-gara una delle parti fondamentali dell’allenamento era quest’ultimo, cioè la parte “tecnica” della mia disciplina, ma quando mi fermavo in sala per eseguire la mia mezz’oretta di allenamento tecnico venivo guardato non benissimo dagli altri frequentatori della palestra, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato o come se fosse solo una dimostrazione.

 

“Smettila di metterti in mostra”

Perché dovrei smetterla?

Prima di iniziare con il BB ho avuto un trascorso da giocatore di calcio semi professionista, ho giocato a rugby a livello amatoriale, ho fatto alcuni tornei di beach volley e infine ho tirato di scherma, ma quando mi allenavo con il mio gesto tecnico nessuno mi diceva di smettere.

Perché?

Che differenza c’è tra il me di adesso che post allenamento o in un attimo di pausa si mette a posare e un me del passato che magari prima dell’allenamento o in piscina con gli amici si metteva a palleggiare?
È la mia tecnica. È la mia disciplina. Non mi metto in mostra, io mi sto allenando.

Prima di lasciarti, proprio perchè questo è un allenamento, voglio darti un’idea pratica per svolgerlo.
Invece di cercare di far delle pose allo specchio in modo disordinato perchè non metterti davanti un cronometro e farle con ordine tenendo un tempo fissato per ognuna?

La difficoltà iniziale sarà farle bene quindi contrarre la muscolatura in modo armonico e con una linea che sia estetica e bella da vedere ma successivamente il tuo focus dovrà essere nel mantenere questa contrazione massiccia.

Per quanto?
per più tempo possibile.

Quindi tornando al nostro cronometro;
parti con 10 secondi a posa e fai un giro completo poi nel corso del tempo puoi render la cosa sempre più difficile aumentando il tempo per ogni posa o aggiungendone alcune.

In conclusione ti invito a provare, riprovare e divertirti sempre nel farlo e poi se ti piace magari ci vedremo su qualche palco….
Nel mentre ti lascio il video dell’ultima routine fatta l’11 Settembre mentre io lavoro alla prossima da presentare al campionato italiano tra poche settimane!

 

 

 


 

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